Quanto costa un sito internet

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websiteQuesta è una domanda frequente che ci poniamo quando pensiamo di affacciarci al WEB, se per esempio desideriamo aprire il sito per la nostra piccola attività (in realtà anche grande…), per uso personale o per altri scopi.
Cerco qui di chiarire alcuni aspetti che spesso non sono perfettamente chiari e portano a non essere in grado non solo di valutare, ma anche di sapere che cosa vogliamo.

Come è fatto un sito internet
Cosa si nasconde dietro al termine “Sito Internet”? Che cosa sono le pagine che vengono visualizzate?
Partiamo da ciò che vediamo: le pagine. Queste sono composte da contenuti (testi, immagini e media in genere) e da un’impostazione grafica. Lo stile del sito va oltre il contenuto: è il layout, la struttura che vogliamo dare.
Tutto questo va poi messo da qualche parte per essere disponibile ed accessibile da Internet. Di fatto un server ed una linea raggiungibile dall’esterno.
Non è sufficiente infatti scrivere delle pagine: va previsto anche un servizio che ci garantisce la loro pubblicazione in rete. Questo può avvenire tramite una linea che arriva in casa, o prendendo in affitto un server da qualcuno che ha già questa linea (hosting), oppure comprando un server e facendolo ospitare da chi ha la connessione con Internet (housing).

Già da qui è chiaro che intorno ad un sito internet girano due tipologie di costi: la messa in opera e un servizio continuo per mantenerlo attivo.
Vediamo più in dettaglio tutti gli elementi.

Componenti del costo:

  • Infrastruttura: il o i server e la connettività. Fondamentalmente possiamo scegliere tra apparecchiature dedicate o condivise.
  • Nel primo caso significa che il server è una macchina solo per noi. Il costo può andare da 1000 euro in su. Diciamo tranquillamente senza limiti: quanto potente deve essere il server dipende da quanto lavorerà il sito. Il numero utenti e la tipologia delle applicazioni sono le variabili più evidenti.
  • Nel caso di struttura condivisa, dobbiamo affidarci a chi ci offre il servizio di hosting. In questo caso parliamo di costi molto più contenuti: partiamo da circa 20 euro l’anno (ovviamente in questo caso si tratta di un canone) e possiamo arrivare fino a qualche migliaia.
  • In entrambi i casi la differenza la fa il livello di servizio che desideriamo.
    Per livello di servizio si intende la continuità del servizio che il nostro fornitore ci garantisce. Cosa succede nel caso di problema sul server? Cioè: quanto vogliamo che sia critica la presenza del nostro sito su Internet? Se accettiamo che, in caso di problema, il sito sia giù finché non sistemano la cosa, acquistiamo un servizio in “best effort”: il fornitore si impegna a sistemare il problema, senza prendersi nessun impegno sui tempi. In caso contrario dobbiamo stipulare un contratto con SLA (service level agreement), ci accordiamo cioè sui tempi massimi di disservizio, in genere applicando delle penali. Sui siti Internet solitamente si misura il livello di servizio indicando la percentuale di tempo in cui il sito è funzionante (valori normalmente utilizzati sono tra 99,9% e 99.5%). Questo tipo di servizio ha un costo annuo che parte da 1000 euro e può arrivare fino a 10/20 mila.
  • C’è una variabilità in questi costi anche per via del numero di utenti che visitano il sito. È facile intuire che più visitatori ci sono, più ampia dovrà essere la banda e più potenti (o numerosi) dovranno essere i server.

Parliamo adesso dei contenuti
Le pagine. Queste possono essere realmente delle pagine singole (di solito si va in questa direzione per siti davvero piccoli e con contenuti che non cambiano nel tempo). In questo caso possiamo pagare da 100 a 500 euro per pagina.
Le pagine possono essere altresì generate a partire da un’applicazione che ci permette di creare, modificare e gestire i contenuti (CMS). In questo caso il costo è dato dall’applicazione che utilizziamo. Esistono applicazioni OpenSource (come per esempio Joomla o WordPress) e in questo caso dobbiamo prevedere di spendere (o dedicare del tempo) per la configurazione, personalizzazione e impostazione iniziale. Qualche centinaia di euro sono una cifra appropriata. Se abbiamo esigenze particolari e vogliamo farcela sviluppare, dobbiamo mettere a budget da 15.000 a 50.000 euro. Contribuiscono al costo:

  • le funzionalità dell’applicazione (tipologia di gestione dei contenuti, eventuali configurazioni per utenti, funzionalità particolari, gestione CRM, …)
  • la compatibilità con diversi browser e le differenti impostazioni grafiche del client
  • presenza di funzionalità dedicate alla vendita online
  • gestione del catalogo prodotti

Oltre ai contenuti in senso stretto, dobbiamo pensare che la veste grafica il layout, le immagini, l’ergonomia e, in generale, l’impostazione del sito richiedono parecchio tempo e vanno pensati molto bene per evitare di mettere insieme qualcosa di poco fruibile, poco appariscente e quindi poco efficace. Per questo dobbiamo pensare di rivolgerci ad un WEB designer e spendere dai 500 euro in su.

Non dobbiamo dimenticarci poi del lavoro che deve essere fatto per la prima installazione. Questo dipende dalle dimensioni e dalla complessità dell’applicazione. Se ci facciamo sviluppare qualcosa ad hoc, solitamente è un costo già incluso nello sviluppo (ma non è detto), altrimenti dobbiamo prevederlo. Se acquistiamo un servizio di hosting, nel canone non è solitamente compreso nessun servizio per mettere in piedi il sito. Dobbiamo prevedere una spesa di circe 500 euro.

Messo in piedi il sito, sempre in base alla complessità, dobbiamo pensare che potranno esserci dei problemi. Nessuno degli attori coinvolti fino adesso è tenuto a gestirli. Dobbiamo quindi prevedere un servizio di supporto o manutenzione del sito. Una buona approssimazione di spesa può essere un canone annuo che si aggira intorno al 20% di quello speso per realizzare il sito.

Infine, ma probabilmente il più importante: i contenuti vanno gestiti. Non possiamo pensare di mettere in piedi un sito e dimenticarlo, sperando che viva di vita propria. Molto frequente il caso in cui si vogliono gestire direttamente i contenuti, ma non sempre rappresenta la scelta migliore: se il nostro scopo è fare marketing, dobbiamo rivolgerci ad un esperto di comunicazioni.

Come e cosa scegliere
Innanzi tutto va chiarito lo scopo che vogliamo raggiungere con il sito: essere presenti, essere trovati, vendere online, mantenere contatto con clienti, fornitori, collaboratori, aumentare il business, …
Se non abbiamo chiaro questo, non partiamo a caso: non arriviamo da nessuna parte.
Dopo aver capito lo scopo, capiamo quale livello di servizio è il più indicato. Se il sito starà giù un paio di giorni ci può recare danni?
Passiamo quindi a pensare a quali risorse e competenze siamo in grado di dedicare per la partenza e per seguire poi la vita del nostro sito.
Passiamo ora al budget: abbiamo a disposizione i soldi necessari? Se non li abbiamo (o non vogliamo spenderli) possiamo accettare compromessi, sapendo che tagliando le spese tagliamo le funzionalità?

In pratica come fare
Uno volta chirite tutte queste variabili, se non è sufficiente questa guida (o altri suggerimenti trovati in rete), dobbiamo rivolgerci ad un consulente che si occuperà di coinvolgere opportunamente

  • il fornitore di hosting (o infrastruttura diversa)
  • il WEB designer
  • Chi si occupa dell’applicazione
  • Chi si occupa di marketing
  • Chi ci fornisce la manutenzione

Suggerimento: a meno che non si tratti di una società che offre siti Internet come “pacchetto completo”, diffidiamo di esperti poliedrici: perché un programmatore dovrebbe essere esperto anche di Marketing?

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Proviamo a fare alcuni esempi
Se siete arrivati qui, probabilmente la domanda iniziale era qualcosa del tipo “quanto mi costerà il sito?”. Spiegati tutti gli aspetti, … ma quindi? Quanto costa il mio sito? Proviamo a fare alcuni esempi, partendo da casi verosimili:

  • Una piccola azienda che vuole un sito per presenza, senza gestione di catalogo, né di CRM. Una pagina di contatti e poche (meno di 10) pagine più o meno statiche. In questo caso si può pagare tra 500 e 1000 euro per la realizzazione e 200 all’anno di hosting
  • Aggiungendo un CMS non realizzato su misura per noi, la gestione di news e un minimo di CRM possiamo pensare ad aun cifra che va da 1000 a 5000 euro per la realizzazione e 500 annui di canone

Si tratta solo di esempi indicativi. Non mi sto facendo pubblicità, in quanto non faccio più questo mestiere, avendolo però fatto per molti anni, ho una buona confidenza su quanto indicato.

Marketing
Fare marketing relativamente al sito è molto importante e questo non significa solo pubblicizzarlo. WEB marketing significa impostare il sito in modo che “faccia bene ciò che deve”.
I testi devono essere scritti adeguatamente, le immagini devono avere un buon effetteo e quindi essere scelte o scattate opportunamente, l’ergonomia deve corrispondere al comportamento che vogliamo abbiano i nostri visitatori, …
Chiarita l’idea? … Non facciamo WEB marketing comprando il pacchetto “ottimizzazione per motori di ricerca” o inserendo le parole chiave che ci piacciono di più.

Il problema dell’amico “esperto di computer”
Se abbiamo uno zio che fa il contadino e ogni tanto ci regala della frutta, non ci aspettiamo di trovare mele gratis al supermercato. Se nostro cugino vende auto, non pretendiamo che ce ne regali una. Perché invece quando ci sono di mezzo i computer ci comportiamo diversamente?
Di solito non andiamo dal carrozziere per far controllare l’olio, né dal meccanico per fare il pieno. Perché invece se si parla di informatica la pensiamo diversamente?

Cosa voglio dire con queste provocazioni? Mi riferisco ad una situazione che si verifica molto spesso e che porta necessariamente ad avere problemi: tutti hanno un parente o un amico “bravo coi computer”, che magari si è fatto il sito da solo.
Se ogni tanto gli chiediamo di darci una mano (cioè gli chiediamo di lavorare gratis per noi) cerchiamo di tenere presenti alcune di considerazioni:

  • quello che per noi “è solo qualche pagina” richiede comunque tempo.
  • L’insieme di tanti “piccoli interventi” fa un grande lavoro che alla fine tende ad essere portato avanti con risentimento e controvoglia. E i risultati?
  • I problemi tecnici sono inevitabili ovunque: non dobbiamo colpevolizzare chi ci ha aiutato. Anche questa situazione porta facilmente ad incrinare i rapporti.
  • l’informatica non è tutta uguale: siamo sicuri che ci stiamo rivolgendo alla persona giusta? Come abbiamo visto, fare un sito non è solo mettere in linea una serie di pagine WEB.

Di fatto rivolgerci ad un amico che ci fa un favore significa avere una distorsione del mercato, cioè non dobbiamo perlomeno usare il caso come riferimento per qualche confronto.

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