Rigenerare il cloruro ferrico

Vediamo come si può rigenerare il cloruro ferrico, ovvero come produrre una soluzione a basso costo e di facile reperibilità casalinga per l’incisione dei circuiti stampati.

Solitamente si utiliza una soluzione acquosa di cloruro ferrico, reperibile in soluzione o in cristalli da diluire negli ormai sempre più rari negozi di componenti elettronici.

Si immerge la basetta con mascherate le zone che non devono essere corrose e si attende che l’acido faccia il suo lavoro. Lo chiamo acido, come impropriamente viene diffusamente chiamato. L’inesattezza deriva dal processo di produzione (acido + metallo = sale + idrogeno) e dal fatto che in soluzione libera ioni H+ che reagiscono col rame.

La soluzione è riutilizzabile con efficienza sempre minore, fino a quando perde di efficacia. Questo perchè il rame rimosso delle basette aumenta in concentrazione con il tempo, fino a saturare la soluzione.

Esiste un modo per rigenerare il potere corrosivo della soluzione, che si può vedere anche come l’utilizzo di una sostanza diversa per la creazione dei PCB.

Ci servono acido cloridrico (reperibile al super: viene venduto in soluzione acquosa al 5% sotto forma di acido muriatico) e acqua ossigenata 120 volumi (la compriamo in colorificio o nei negozi di articoli per parrucchieri)

Tutto quello qu descritto va fatto all’aperto in luogo ben aerato e con guanti di protezione. Se abbiamo anche occhiali di protezione, non fanno male.

Prendiamo la soluzione esausta e aggiungiamo acido cloridrico, mescolando con un cucchiaio di plastica fino a che il deposito fangoso non sparisce.

Va aggiunta ora l’acqua ossigenata in quantità pari alla metà dell’acido utilizzato. Questa è l’operazione più delicata: la reazione schizza e produce gas.

Abbiamo ottenuto una nuova soluzione con cui masterizzare i nostri circuiti stampati

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