Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /var/www/html/ognigiorno.com/wp-content/plugins/math-comment-spam-protection/math-comment-spam-protection.php:1) in /var/www/html/ognigiorno.com/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1673 {"id":462,"date":"2010-12-16T23:02:51","date_gmt":"2010-12-16T22:02:51","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ognigiorno.com\/?p=462"},"modified":"2011-03-13T21:24:04","modified_gmt":"2011-03-13T20:24:04","slug":"pilotare-i-motori-passo-passo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/2010\/12\/16\/pilotare-i-motori-passo-passo.html","title":{"rendered":"Pilotare i motori passo passo"},"content":{"rendered":"

\"passopasso\"I motori passo-passo (o stepper motor) sono in grado di ruotare a passi di un angolo preciso, detto appunto step. Permettono movimenti molto precisi e posizionamenti certi. Per questo motivo vengono utilizzati nei meccanismi di movimento di precisione (hard disk, stampanti, CNC, …)
\nL’unico svantaggio che hanno \u00e8 la necessit\u00e0 di un apposito circuito per pilotarli. La realizzazione di questo circuito risulta semplificata se adoperiamo un controllore (come per esempio i PIC).
\nIn questo articolo voglio descrivere il funzionamento e arrivare quindi a capire come possiamo programmare il circuito per il controllo.
\n
\nOltre alla precisione di movimento, il motore passo passo permette di fermare il rotore e mantenerlo in posizione. Questo \u00e8 impossibile nei motori tradizionali in quanto il rotore ruota liberamente quando non \u00e8 alimentato.
\nIl costo di questi motori \u00e8 piuttosto elevato, ma sono di facile reperibilit\u00e0 smontando apparecchiature rotte o in mercatini (chi abita a Milano li trova alla fiera di Sinigallia per pochi euro).
\n
\nIl funzionamento<\/strong>
\nQuesti motori sono costituiti da un rotore con applicati diversi magneti permanenti e da molte bobine eccitatrici. Per capire bene il meccanismo, ipotizziamo che vi sia un solo magnete e quattro bobine.
\n\"step_motor1_2\"Il rotore si posiziona portando il magnete in corrispondenza della bobina che viene eccitata. Se vogliamo far ruotare il rotore, dobbiamo quindi eccitare in sequenza le bobine.
\nVediamo ora dei passaggi logici successivi che ci portano al reale funzionamento.
\nPer garantire il corretto posizionamento, invece di eccitare una sola bobina per posizionare il magnete in corrispondenza, eccitiamo due bobine contigue, cos\u00ec da ottenere il posizionamento del magnete tra le due bobine.<\/p>\n

La rotazione in senso orario o antiorario dipende dalla sequenza di eccitazione delle bobine.<\/p>\n

Con un magnete e quattro bobine, ogni step corrisponde ad un quarto di giro (90 gradi). In realt\u00e0 i motori possiendono molti pi\u00f9 magneti e conseguentemente pi\u00f9 bobine. Le bobine sono comunque collegate in parallelo in modo da avere quattro gruppi.
\nIl umero di magneti determina il numero di step necessari per completare un giro.
\nIl numero di step \u00e8 una delle caratteristiche “di etichetta” del motore. Un motore da 20 step compie 18 gradi per ciascuno (360\/20)<\/p>\n

Collegamenti<\/strong>
\nSolitamente dai motori escono due gruppi di tre fili. In ciascun gruppo uno \u00e8 il comune e gli altri vanno alle bobine.
\nSe il motore lo abbiamo recuperato e non abbiamo nessuna indicazione, andiamo a tenativi, arrivando a determinare la sequenza corretta in base al movimento del perno.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

I motori passo-passo (o stepper motor) sono in grado di ruotare a passi di un angolo preciso, detto appunto step. Permettono movimenti molto precisi e posizionamenti certi. Per questo motivo vengono utilizzati nei meccanismi di movimento di precisione (hard disk, stampanti, CNC, …) L’unico svantaggio che hanno \u00e8 la necessit\u00e0 di un apposito circuito per… Read More »Pilotare i motori passo passo<\/span><\/a><\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"neve_meta_sidebar":"","neve_meta_container":"","neve_meta_enable_content_width":"","neve_meta_content_width":0,"neve_meta_title_alignment":"","neve_meta_author_avatar":"","neve_post_elements_order":"","neve_meta_disable_header":"","neve_meta_disable_footer":"","neve_meta_disable_title":""},"categories":[5],"tags":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/462"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=462"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/462\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=462"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=462"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.ognigiorno.com\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=462"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}