Un tintometro casalingo

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Il tintometro è quello strumento che utilizzano nei colorifici per replicare con esattezza un colore: dal campione al barattolo di vernice. Un servizio che viene offerto gratuitamente, ovvero compreso nel prezzo della pittura che acquistiamo.

Per i grossi lavori non ci sono controindicazioni ad avvalersi di tale servizio, ma per i piccoli lavori, quando la quantità di colore che ci serve è davvero limitata, non ci conviene riempirci la cantina di barattoli destinati a seccare.

Vediamo allora come ottenere in casa lo stesso risultato, cioè come costruire un tintometro. All’inizio sembra un metodo un po’ laborioso, ma si prende la mano molto velocemente.

Cosa serve

Per rilevare il colore dal campione abbiamo bisogno di uno scanner. In alternativa possiamo utilizzare una macchina fotografica digitale, ma con minori garanzie sul risultato.

Abbiamo poi bisogno di un software di grafica (io suggerisco GIMP, essendo gratuito) in grado di fornirci la scomposizione CMYK dei colori.

Se non partiamo da un campione, ma abbiamo già idea del colore che vogliamo realizzare, non ci serve lo scanner. Un esempio può essere la realizzazione di un colore RAL, di cui abbiamo verificato la scomposizione dei colori primari.

Per realizzare il colore voluto abbiamo bisogno della vernice da colorare bianca (smalto, pittura murale, tempera o qualsiasi altra cosa) e dei coloranti nei colori primari Ciano, Magenta, Giallo e Nero.

Questi coloranti sono reperibili in colorificio. Ce ne sono di molte marche e vanno bene tutti, a patto che siano disponibili i 4 colori citati.

Come funziona

Il procedimento è lo stesso utilizzato dalle stampanti a colori: per somma dei colori primari (quindi per sottrazione di luce) si ottengono i colori finali.

I valori della scmposizione CMYK li possiamo prendere come rapporti in volume (ml, gocce, litri, …).

Ma facciamo un paio di esempi che aiutano a chiarire meglio come procedere.

Partiamo da un colore semplice: il verde. Semplice perchè costituito da due soli colori primari. Se cerchiamo una tabella di conversione, il RAL 6018 (verde chiaro) ha una corrispondenza CMYK di 70 0 90 0

Otteniamo questo colore con 70 parti di Ciano per 90 di Giallo primario. In base a quanto colore dobbiamo fare, 7 gocce e 9 gocce, fino a 7 litri e 9 litri (… situazione esagerata, ma serve per rendere l’idea)

Per modellismo, probabilmente 7ml e 9ml, presi con una siringa per essere precisi possono andare bene.

Questo mix va aggiunto al bianco. Purtroppo la prima volta dobbiamo capire come i colori scelti sono coprenti, quindi facciamo due prove.

Ne prendiamo metà e lo mischiamo ad un volume x di bianco, e l’altra metà ad un volume 2x. Coloriamo e attendiamo l’asciugatura. Si misura con lo scanner e si calcola il volume corretto con una proporzione. Questo va fatto solo la prima volta: una volta che abbiamo capito quale percentuale di volume deve essere il colorante sul bianco, resta la stessa per tutti i mix che facciamo con la stessa marca di coloranti.

Come secondo esempio prendiamo il Porpora (RAL 3004). Questo corrisponde a 20 100 100 60, cioè abbiamo bisogno di tutti e 4 i colori primari.

Con lo stesso metodo si possono ottenere tuti i colori che desideriamo.

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