Restaurare le persiane

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Con la primavera ci ricordiamo di tutti quei lavori che abbiamo in sospeso dall’anno scorso e che rimandiamo dall’anno prima.

Un’attività che periodicamente ritorna è il restauro delle persiane.

Vediamo come comportarci per ottenere un risultato che allontani il più possibile la scadenza successiva.

Questo significa che dobbiamo andare a fondo, dedicare molto tempo, ma possiamo dimenticarci delle persiane per un decennio o quasi.

Procediamo una finestra alla volta. Smontiamo le persiane e rimuoviamo tutta la ferramenta.

La vernice va levigata via completamente. Sto parlando di una persiana particolarmente vissuta, per cui è consigliabile riportarla con il legno a vista.

Questo è un lavoro lungo e noioso. Levigatrice alla mano con grana da 60 o 40, mano molto leggera per passare tutta la persiana.

Importante: il lavoro lo fanno la grana e la velocità di rotazione. Non dobbiamo fare fatica, altrimenti l’unica cosa che si ottiene è di dover comprare una nuova levigatrice.

L’attrezzo più indicato è la levigatrice orbitale o quella rotoorbitale.

Per le listelle esistono alcune levigatrici dotate di una prolunga per la carta abrasiva. Fare molta attenzione allo spessore della prolunga e allo spazio tra i listelli. In questo caso quelle economiche non ci sono d’aiuto.

Si passa adesso al lavoro di restauro.

Invece del classico stucco per legno io consiglio di utilzzare la resina, soprattutto per i danni maggiori.

La resina infatti è capace di penetrare nelle fibre e rinforzare la struttura, rendendo praticamente indistruttibile la parte.

La mano di fondo, al posto della classica cementite, possiamo darla con un fondo speciale per infissi. Si tratta di un fondo bianco con resa quasi lucida particolarmente indicato per esterni. Il nostro colorificio saprà consigliarci bene.

Due o tre mani di smalto a solvente (meglio se dato a spruzzo) e il lavoro è completo.

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