Come accorciare il mutuo

Non tutti sanno che è basso lo sforzo da sostenere per accorciare significativamente la durata del mutuo.

Vediamo allora come possiamo pianificare un’estinzione anticipata del mutuo con un conseguente alleggerimento del fardello che grava sulla nostra tranquillità.

Il tutto si basa su delle microestinzioni anticipate, frazionate negli anni, che servono per diminuire il debito residuo, in pratica sbilanciando la distribuzione della rata aumentando la quota capitale, ottenendo una bassa incidenza della quota di interessi.

Ormai la normativa prevede che le commissioni di estinzione anticipata vengano azzerate, quindi questa operazione non presenta costi zggiuntivi.

Unico requisito è quello di riuscire ad accantonare una quota minima per l’estinzione. Purtroppo si leggono di molti casi di famiglie che chiudono il bilancio mensile a zero o addirittura peggio.

I conti che vengono mostrati qui mostrano come con 100 euro al mese si ottengono grandi risultati.

Utilizziamo un esempio pratico per descrivere il procedimento. I numeri utilizzati sono quelli della media: ipotiziamo un mutuo di 25 anni al 5% per un importo di 150.000 euro, che porta ad avere una rata mensile di 877 euro.

Se accantoniamo 100 euro al mese con qualche piccolo sacrificio, possiamo recarci in banca alla fine dell’anno con 1200 euro e chiediamo una estinzione anticipata parziale del mutuo. Questa è un’operazione senza costi che ci abbassa il capitale residuo di 1200 euro, portando le rate ad un importo inferiore (870 euro).

Alla fine dell’anno successivo facciamo la stessa cosa, ma se siamo stati bravi, ai 1200 euro possiamo aggiungere tutto quello che abbiamo risparmiato dalle rate più basse (84 euro nel nostro caso)

Nella tabella a fianco si vede la progressione negli anni della riduzione che stiamo operando.

La colonna Rata indica l’importo della rata del mutuo e decresce negli anni.

La colonna 12 rate riporta semplicemente la somma delle rate di tutto l’anno.

L’ultima colonna riporta la somma tra i 1200 euro ed il risparmio nell’anno sulla rata rispetto all’importo iniziale.

Come si vede dai numeri, si parte con importi molto bassi (quasi ridicoli di 84 euro all’anno) per arrivare a valori importanti, che ci portano ad un accorciamento del mutuo di 4 anni e mezzo.

Non solo: il costo totale, quello cioè che avremo pagato alla fine del mutuo sommando gli interessi, sarà notevolmente inferiore. Per questo motivo la Banca non sarà contenta dell’operazione e cercherà di sconsigliarcela, suggerendoci investimenti alternativi.

Senza riportare la tabella con lo stesso dettaglio, se invece di 100, risparmiamo 150 euro al mese, il mutuo si accorcia di 6 anni.

Con la stessa logica si possono fare anche altre operazioni. Se per esempio abbiamo una piccola somma che vogliamo investire, possiamo utilizzarla per un’estinzione parziale: è come investirla ed avere una rendita pari agli interessi del mutuo.

In conclusione possiamo considerare che operazioni che potremmo considerare poco rilevanti rispetto alle cifre in gioco hanno impatti importanti, per cui non ha senso scartarle a priori.

Il consiglio finale va a chi ha scelto il tasso variabile, adesso che i tassi stanno risalendo: se c’è l’intenzione, non indugiate oltre!

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