Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /var/www/html/ognigiorno.com/wp-content/plugins/math-comment-spam-protection/math-comment-spam-protection.php:1) in /var/www/html/ognigiorno.com/wp-includes/feed-rss2.php on line 8 OgniGiorno.com https://www.ognigiorno.com insieme tutti i giorni Fri, 28 Nov 2014 08:56:58 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.9 L’oscilloscopio PCE-SDS serie 10xx https://www.ognigiorno.com/2014/11/28/loscilloscopio-pce-sds-serie-10xx.html https://www.ognigiorno.com/2014/11/28/loscilloscopio-pce-sds-serie-10xx.html#respond Fri, 28 Nov 2014 08:36:02 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1064 Read More »L’oscilloscopio PCE-SDS serie 10xx]]> L’ampia banda passante da 50MHz rende questo oscilloscopio utilizzabile in molti campi dell’elettronica e della tecnologia di misura.
Il PCE-SDS è un oscilloscopio registratore a 2 canali con un display 7” a colori che lo rende unico nel suo genere, inoltre è dotato frontalmente di una porta USB utile per scaricare ad esempio i dati su di una chiavetta. La maschera dei comandi è molto chiara e facile da usare, il tasto “Auto” permette di utilizzare la funzione integrata di impostazione automatica dei parametri.
Questo dispositivo ha un’elevata sensibilità, la possibilità di impostare la frequenza di campionamento fino a 1GS/s e l’uso di funzioni matematiche integrate.

Per maggiori informazioni: https://www.pce-instruments.com/italiano/

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Alimentatore variabile in corrente e tensione https://www.ognigiorno.com/2012/06/20/alimentatore-variabile-in-corrente-e-tensione.html https://www.ognigiorno.com/2012/06/20/alimentatore-variabile-in-corrente-e-tensione.html#respond Wed, 20 Jun 2012 07:00:00 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1009 Read More »Alimentatore variabile in corrente e tensione]]> Sfruttando il regolatore L200 di ST, con implementazione da datasheet, si può ottenere un alimentatore versatile controllato in tensione e corrente.
Lo schema che vediamo riporta un alimentatore in grado di erogare fino a 2A di corrente.

Il potenziometro da 10k regola la tensione da 3 a 15 volt, quello da 47 ohm serve per limitare la corrente, da un minimo di 10mA fino a raggiungere 2A.
L200 ha un sistema di controllo per cui se il carico super la corrente erogabile, la tensione scende a 0.

Qui si può scaricare il datasheet del regolatore.

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Costruirsi un banco fresa https://www.ognigiorno.com/2012/05/14/costruirsi-un-banco-fresa.html https://www.ognigiorno.com/2012/05/14/costruirsi-un-banco-fresa.html#respond Mon, 14 May 2012 20:41:55 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1043 Read More »Costruirsi un banco fresa]]> Chi lavora il legno anche per hobby non può fare a meno di un banco per fresare con precisione.

Il principio è quello di invertire l’uso della fresatrice portatile: La fresatrice è fissa e si fa traslare il pezzo da lavorare.

La maggior precisione è data dal fatto che il pezzo di legno da fresare viene fatto muovere lungo una guida che, bloccata al tavolo, mantiene costante la distanza dalla fresa che ruota.

La fresatrice è fissa, in questo modo non ci sono inclinazioni che variano, nè le classiche imperfezioni date dal muovere l’utensile.

Realizzare un banco fresa non è un progetto particolarmente complesso dal punto di vista tecnico, va solo tenuto conto di alcune caratteristiche fondamentali, finalizzate principalmente alla comodità durante l’uso.

Per pima cosa non può mancare il sistema di sollevamento verticale. Il foro presente sulla piastra permette di spostare in alto e in basso la fresatrice, regolando di fatto l’altezza della fresa.

Per la realizzazione ho utilizzato una barra filettata da 8mminscatolata permantenerla fissa.

A questa viene avvitata una bussola, che altro non è se non un dado lungo.

Un foro sul centro di una faccia della bussola nel quale creo il filetto, permette di fissare questa ad una squadra di acciaio.

La molla presente nella fresatrce spinge questa verso il basso, facendo lavorare il carrello solo per quanto riguarda il solevamento e liberando il movimento naturale per l’abbassamento.

Qui di fianco si vede un particolare della barra filettata.

Per facilitare il movimento la barra è stata cosparsa di grasso

La squadra d’acciaio prende poi la fresatrice da sotto, come mostrato in figura

La guida viene fatta scorrere grazie a due slitte laterali nella quali ci sono due carrelli montati su sfere. Nel mio caso ho utilizzato dei pezzi recuperati dalle slitte di montaggio dei server nei rack.

Nella figura qui di fianco si vede anche l’interruttore utilizzato per l’accensione e lo spegnimento, altro accessorio indispensabile del nostro banco

Per far si che l’interruttore funzioni, è necessario bloccare in posizione il pulsante presente nell’impugnatura della fresatrice.

Per fare questo ho utilizzato uno strettoio

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Come insegnare il computer ai bambini https://www.ognigiorno.com/2011/11/04/come-insegnare-il-computer-ai-bambini.html https://www.ognigiorno.com/2011/11/04/come-insegnare-il-computer-ai-bambini.html#respond Fri, 04 Nov 2011 07:00:05 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1024 Read More »Come insegnare il computer ai bambini]]> Il modo migliore per far imparare ad usare il computer ai bambini è dargliene uno e lasciarli fare.

Già all’età di 3 anni i bambini sono infatti in grado di apprendere molto velocemente ad usare il mouse e le logiche dei programmi.

Certo: vanno guidati almeno per evitare che maltrattino fisicamente e danneggino con colpi o facendolo cadere il nostro computer, ma questo lo si ottiene anche solo standolgi vicino mentre fanno esperienza con questa nuova macchina.

Per facilitare loro il compito ed al contempo salvaguardare i nostri dati da cancellazioni accidentali, la soluzione migliore è quella di recuperare un sistema operativo isolato, dedicato al nostro bambino e installato “live”. Installato cioè su una chiavetta USB e in grado di partire in autonomia. Per i bambini più piccoli sceglieremo un’installazione non persistente, cioè che ogni volta che si spegne non mantiene nessuna delle modifiche che sono state apportate.

Quale sistema possiamo scegliere?

La cosa più comoda è utilizzare una distribuzione Linux destinata ai bambini (Linux for kids), per esempio Qimo.

Tramite il programma gratuito Universal USB Installer possiamo nel giro di pochi minuti e con un solo click creare la chiavetta.

Il computer va configurato in modo da partire dalla chiavetta, se presente. Questo lo si fa tramite il BIOS, ma per i computer più nuovi questa è già la configurazione di fabbrica.

A questo punto, spegnendo il computer e riaccendednolo con la chiavetta inserita, si avvia con Qimo.

L’interfaccia che appare è così intuitiva che basteranno pochissimi minuti per vedere il nostro bambino “lavorare” al computer. Nel giro di pochi giorni sarà lui ad insegnarci ad utilizzare il programma di grafica e altri dei programmi che sono presenti nella chiavetta

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Siti Internet chiavi in mano https://www.ognigiorno.com/2011/10/25/siti-internet-chiavi-in-mano.html https://www.ognigiorno.com/2011/10/25/siti-internet-chiavi-in-mano.html#respond Tue, 25 Oct 2011 07:00:40 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1018 Read More »Siti Internet chiavi in mano]]> Da quando abbiamo parlato di quanto costa un sito Internet la Rete si è organizzata con una nuova offerta.

Per meglio affrontare la crisi molti professionisti si sono offerti in prima persona, vendendo siti Internet come prodotti.

La tecnologia oggi disponibile non giustifica infatti i prezzi che aziende e professionisti pagavano per la realizzazione di un sito Internet.

Oggi ci sono prodotti CMS di livello altamente professionale che permettono ad un tecnico esperto di configurare un sito “standard” in poche ore, riuscendo di fatto a vendere un sito per poche centinaia di euro.

In cosa consiste il chiavi in mano

Chiavi in mano ha esattamente il significato che ci immaginiamo: il cliente si deve occupare di scegliere la grafica, sfogliando un catalogo di immagini e fornire i testi che vuole vengano inseriti.

Il nostro “consulente” si occupa quindi di fare tutto quello che serve per la realizzazione del sito. Dalla registrazione del dominio, la configurazione e l’installazione del CMS, del database, mantenere tutti i contatti con le autority, fino ad inserire i testi nel sito.

Alla fine del lavoro, che di norma dura meno di una settimana, il sito è funzionante ed il cliente ottiene tutte le password per la gestione. Solitamente non ci sono vincoli per proseguire in alcun modo il rapporto (contratti o vincoli che legano cliente e fornitore all’erogazione di qualche servizio).

Insomma: proprio come acquistare un prodotto al supermercato.

Che differenze ci sono rispetto ad un sito tradizionale

Indicativamente nessuna.

Ovviamente se il confronto è fatto con un sito “standard”. Dietro la parola sito si celano infatti le cose più disparate: da qualche pagina HTML, un’applicazione di content management, fino alla realizzazione di una piattaforma interattiva o commercio elettronico.

Restando sulla categoria di siti professionali, solitamente dietro ad un sito chiavi in mano c’è l’utilizzo di un CMS open source (il più diffuso in questo ambito è Joomla). CMS sta per Content Management System, un’applicazione dedicata alla gestione di contenuti. Si tratta di un programma che facilita la gestione del sito, offrendo un’interfaccia per editing dei contenuti.

Il difficile è la configurazione per impostare lo scheletro del sito. E questo è proprio quello che viene venduto chiavi in mano.

Ma alla fine quanto costa davvero?

Facendo una ricerca su Internet si possono trovare siti come questo che offrono il prodotto a partire da appena 300 euro.

Si tratta di un prezzo impensabile altrimenti: di meno c’è solo l’amico che lo fa gratis.

A questo prezzo e considerando che il prodotto è esattamente lo stesso che viene venduto a diverse migliaia di euro, non dovrebbe nemmeno esserci da pensare.

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Facebook e Paddy Power: un matrimonio che si farà https://www.ognigiorno.com/2011/07/11/facebook-e-paddy-power-un-matrimonio-che-si-fara.html https://www.ognigiorno.com/2011/07/11/facebook-e-paddy-power-un-matrimonio-che-si-fara.html#respond Mon, 11 Jul 2011 21:26:35 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1053 Read More »Facebook e Paddy Power: un matrimonio che si farà]]> Paddy Power In-Play! è il primo prodotto targato Facebook che permetterà agli utenti del social network di puntare soldi very sulle scommesse sportive. Per il bookmaker irlandese, che a maggio dell’anno scorso ha lanciato il proprio sito di scommesse sportive per l’Italia, si tratta di una pietra miliare lungo il cammino dell’innovazione tecnologica nel settore gambling intrapreso diversi anni fa. Per ora l’app è ancora in fase di test, essendo disponibile solo per gli utenti desktop del Regno Unito, dove le leggi in fatto di gambling sono certamente ben più accomodanti che non da noi. L’app permetterà agli utenti di scommettere su corse di cavalli, calcio e tante altre discipline sportive. Paddy Power certamente non è nuova ad iniziative rivoluzionarie nell’ambito social: l’azienda possiede un seguito Facebook a dir poco unico nel settore, per numeri (quasi un milione di fan nel Regno Unito) e per il grado d’interazione stabilito con i propri seguaci.
La scelta d’introdurre un’app da parte di Facebook ha certamente spiazzato molti addetti ai lavori che ricordano le aspre critiche ricevute dall’azienda fondata da Zuckerberg a seguito del lancio di una serie di giochi che di fatto permettevano ai minori di giocare d’azzardo, seppur con denaro virtuale. La legge tuttavia non permette al social network di pubblicizzare il gioco d’azzardo fino a quando l’utente non abbia raggiunto la maggiore età. Paddy Power ci ha tenuto a precisare che l’accesso all’applicazione sarà soggetto a controlli rigidi, affinché il gioco venga mostrato solo agli utenti maggiorenni. Questo il commento di Peter O’Donovan, Direttore Generale dell’Online della casa irlandese: “Il fatto che Facebook abbia investito Paddy Power dell’onore particolare di lanciare il primo prodotto di questo tipo sulla piattaforma social per eccellenza rappresenta un’ulteriore testimonianza del prestigio della nostra azienda nel mondo dell’e-commerce e dell’avanzamento tecnologico in genere. Siamo estasiati all’idea d’intraprendere questo progetto pionieristico insieme al gigante di Cambridge (Massachussetts, ndr)”.
Un portavoce di Facebook ha dichiarato che: “Le scommesse online rappresentano un passatempo popolare e ben regolato anche nel Regno Unito. Facebook mette grande cura nella scelta dei propri partner proprio per far sì che i loro prodotti vengano usati in maniera responsabile ed esclusivamente da maggiorenni. Questi prodotti non verranno ne’ pubblicizzati, ne’ resi disponibili in alcun modo agli utenti di Facebook che non abbiano ancora compiuto 18 anni”.
Gli scommettitori italiani dovranno attendere ancora un po’ per poter usufruire anche loro di questa iniziativa targata Paddy Power – Facebook. Nel frattempo, però, l’agenzia irlandese ha lanciato un’iniziativa molto interessante per tutti i clienti del Bel Paese. Lo scorso giugno, infatti, è nata la Power Schedina, come una “cara vecchia schedina” ma da giocare esclusivamente online su Facebook. Tutto completamente gratis ed ogni settimana, per i primi tre classificati ci sono in palio splendidi premi. Il primo classificato si porterà a casa un tablet Google Nexus 7, il secondo una Nintendo Wii U Basic Pack, mentre il terzo si dovrà accontentare, si fa per dire, di un altoparlante wireless supercompatto come il Jawbone! Jambox. L’iniziativa è partita qualche settimana fa e sin da subito è stato registrato un grande successo. Il futuro è dietro l’angolo, gli amanti delle scommesse potranno contare su innovazioni niente male.

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Si guadagna davvero con Tradedoubler? https://www.ognigiorno.com/2011/06/27/si-guadagna-davvero-con-tradedoubler.html https://www.ognigiorno.com/2011/06/27/si-guadagna-davvero-con-tradedoubler.html#respond Mon, 27 Jun 2011 07:00:34 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1014 Read More »Si guadagna davvero con Tradedoubler?]]> Si guadagna davvero con Tradedoubler?

Per rispondere a questa domanda ed evitare che qualcuno mi quereli, mi limito a raccontare la mia storia.

Ritengo facile trarre le conclusioni, ma probabilmente lo è per me che sono fresco di questa esperienza.

Dopo aver attivato l’account, ho fatto domanda per partecipare ad alcune campagne ed ho inserito i banner sul sito.

Il pannello di controllo offre una visualizzazione in cui si possono monitorare le impression, i click e le vendite che vengono riconosciute.

Circa un paio di anni fa, dopo più di un anno che il banner era pubblicato su diversi siti, ricevo il primo pagamento di 70 euro (soglia minima per essere pagati).

Adesso sono passati due anni e il bilancio del conto è fermo da tutto questo periodo. Allora decido di verificare se funziona.

Sfrutto in prima persona, dovendo acquistare uno dei servizi pubblicati.

Dopo l’acquisto verifico sul pannello di controllo, vedo il click ma non la vendita. Lascio passare alcuni giorni per consentire l’accredito, ma niente.

Allora chiedo ad un amico di “passare” dal sito per effettuare il suo acquisto. Vedo il click, ma ancora una volta… nessun accredito.

Coincidenza? Problemi con la campagna in questione?

Prendo un altro amico e gli chiedo il favore di passare da me, ma questa volta per una campagna diversa. Indovinate…? Niente! Al solito vedo il click, ma il saldo del conto non si schioda.

Dopotutto il meccanismo su cui si basa non permette di effettuare nessuna verifica: io conosco il numero di visualizzazioni delle pagine grazie al modulo statistiche di WordPress, ma il resto e demandato alla fiducia che si deve avere nell’intermediario pubblicitario. Nel mio caso la fiducia nei confronti di Tradedoubler si è azzerata. Ho capito perchè è da due anni che non si muove…. e allora perchè offrire la pubblicazione degli annunci senza eesere pagati?

Io ho tolto tutto!

Spero di aver offerto qualche spunto di riflessione a chi è indeciso se attivare o meno l’account o a chi ha il mio stesso dubbio non vedendo crescere il saldo del conto.

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Installare un allarme senza fili https://www.ognigiorno.com/2011/06/13/installare-un-allarme-senza-fili.html https://www.ognigiorno.com/2011/06/13/installare-un-allarme-senza-fili.html#respond Mon, 13 Jun 2011 07:00:58 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1006 Read More »Installare un allarme senza fili]]> Tra le opzioni di antifurti disponibili sul mercato, la tipologia wireless è sicuramente la più veloce da installare. Non richiede nessun lavoro di muratura nè alcuna conoscenza di elettronica o impiantistica.
Gli unici lavori da dover effettuare sono i fori per i tasselli che ci serviranno per la centralina e per la sirena.
Partiamo dalla scelta dei componenti: oltre alla centralina si possono aggiungere diversi dispositivi satellite.
Solitamente il kit vase comprende una centralina, una sirena e qualche sensore (almeno uno magnetico e uno volumentrico).


Ci servono poi altri sensori in base alle stanze e agli accessi (porte e finestre) da controllare.
Ormai il combinatore GSM in grado di inviare un SMS o di programmare la centralina trmite messaggio è ampiamente diffuso, tanco che spesso è integrato nella centralina base.
Le barriere a raggi infrarossi permettono di monitorare un passaggio.
Telecomando e tastiera con display sono delle opzioni molto utili, come anche la sirena per interno che rende particolarmente fastidioso l’ambiente in caso di effrazione.
In quanto senza fili, tutti i sensori sono dotati di batterie. Il consumo è basso, ma la verifica periodica è molto importante, anche se spesso la centralina è in grado di avvisarci quando le batterie sono in esaurimento.
Dal manuale si ricavano le istruzioni per abbinare sensori, sirena, tastiera e tutti i dispositivi satellite alla centralina. Solitamente si tratta di premere qualche pulsante o inviare un SMS.
Fatta questa operazione per tutti i sensori, si può procedere all’installazione. Trapano e tasselli per centralina e sirena. Colla o biadesivo o viti per i sensori.
Ci vuole mezz’ora, dopodichè si deve procedere ai test.

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Rimuovere la protezione dai file PDF e XLS https://www.ognigiorno.com/2011/06/06/rimuovere-la-protezione-dai-file-pdf-e-xls.html https://www.ognigiorno.com/2011/06/06/rimuovere-la-protezione-dai-file-pdf-e-xls.html#respond Mon, 06 Jun 2011 07:00:21 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=987 Read More »Rimuovere la protezione dai file PDF e XLS]]> A volte si ha a che fare con file PDF che impediscono la stampa, l’operazione di copia del testo o delle immagini.

Si parte allora alla ricerca di tool o programmi che permettano di sproteggere il file, con il rischio di installare qualcosa che contiene virus, trojan o alrtro di pericoloso.

Avendo avuto l’esigenza di stampare un file protetto trovato in rete, ho trovato uno strumento molto comodo che ha rimosso la protezione online, semplicemente effettuando un upload del file.

Sulo stesso sito si trova il corrispondente che rimuove la password da file excel (non provato).

Questo è il link al sito dove sono disponibili questi tools gratuiti.

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Costruire una morsa per cornici https://www.ognigiorno.com/2011/05/30/costruire-una-morsa-per-cornici.html https://www.ognigiorno.com/2011/05/30/costruire-una-morsa-per-cornici.html#respond Mon, 30 May 2011 07:00:39 +0000 http://www.ognigiorno.com/?p=1000 Read More »Costruire una morsa per cornici]]> Con pochi pezzi di legno riusciamo a costruire uno strettoi molto preciso per incollare le cornici di quadri o ante.

Il disegno mostra il lavoro finale.

Il dispositivo è costituito da quattro bracci ugualiche verranno forati a distanze regolari per adattarsi a misure differenti. Per questo dobbiamo avere particolare attenzione nel realizzarli identici tra di loro. Un trapano a colonna rappresenta un valido aiuto.

Su questi bracci verranno assicurati quattro angoli. Sono questi che dovranno essere tagliati esattamente a 90 gradi. Prima del taglio pratichiamo un foro nel centro dell’angolo. Questo servirà per evitare che la colla che fuoriesce quando si stringe la morsa, si attacchi al morsetto stesso.

Infine ci servono due traversi che dovranno raccogliere due bracci ciascuno e saranno poi avvicinati tra loro tramite un vitone.

I molti fori e il vitone permettono di adattare la morsa a tutte le misure intermedie.

In alternativa ai bracci di legno autocostruiti si possono acquistare delle barre di acciaio forate (simili ai vecchi pezzi del meccano), in vendita per pochi centesimi nei brico. Questo garantisce precisione maggiore e tempi più rapidi di realizzazione.

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